Un percorso itinerante per studenti del IP Marconi di Prato
Workshop con Beatrice Davies
Una relazione dell’insegnante Silvia Giovannelli
Mercoledì 30 ottobre i ragazzi della 5^Cgr dell’Istituto Superiore Marconi di Prato, in collaborazione con l’associazione istituto culturale tedesco Si-PO e con il Goethe-Institut, hanno avuto la possibilità di lavorare per un’intera mattina con la nota illustratrice e fumettista Bea Davies in un workshop itinerante, che li ha portati a esplorare la città di Prato da un punto di vista del tutto nuovo.
La classe è stata inizialmente suddivisa in vari gruppi formati da 3/4 studenti, e ad ogni gruppo è stato affidato il compito di realizzare un reportage a fumetti che rappresentasse la loro percezione dell’ambiente cittadino.
Nella prima fase del lavoro, infatti, la classe si è spostata all’esterno per raggiungere Via Pistoiese, il fulcro della comunità cinese di Prato. All’uscita erano presenti, oltre a Bea Davies, la docente di tedesco Silvia Giovannelli, il docente di grafica Francesco Cianci, la docente di sostegno Sara Benassai, e alcune giovani tirocinanti della Si-PO che hanno aiutato nella gestione del lavoro.
Arrivati in via Pistoiese, i gruppi sono stati lasciati liberi di lavorare alla raccolta delle informazioni per la creazione del reportage. Interviste ai passanti o nei negozi, osservazioni di scene di vita quotidiana, dialoghi in lingue incomprensibili ed incontri inusuali: i ragazzi avevano il solo compito di lasciare spazio totale alla loro creatività, per realizzare un Comic-reportage totalmente unico!
Il Comic-reportage, o reportage a fumetti, è un racconto in stile giornalistico realizzato per immagini, che sebbene condivida con il giornalismo il carattere di inchiesta, lo supera sicuramente per immediatezza e potenza evocativa. Molti di loro ancora non conoscevano questa formula espressiva, ma grazie all’aiuto di Bea Davies, sono riusciti subito a mettersi all’opera.
Nei 90 minuti che hanno avuto a disposizione, i ragazzi hanno raccolto foto, abbozzato qualche sketch, e organizzato le idee per poter passare alla fase del disegno vero e proprio. Appena arrivati in classe, i gruppi hanno raccontato quello che avevano visto, e non sono mancati sguardi di stupore per la quantità di incontri e informazioni da raccontare. Coadiuvati da Bea hanno progettato il lavoro, dividendosi i compiti, e sono passati a disegnare; qualcuno si è occupato del disegno, altri del contenuto testuale, e alla fine della mattinata scolastica, alcuni gruppi avevano già ultimato il fumetto.
Chi in bianco e nero, chi in digitale, chi usando solo le matite, e chi invece con squadre e righelli, alla fine i comics raccontavano tutti un mondo diverso, che ha portato alla luce la curiosità e la creatività di ciascuno di loro.
Per i ragazzi è stato molto importante poter lavorare sul campo ad un progetto personale, e tutti sono rimasti entusiasti e soddisfatti dalla giornata e della collaborazione con Bea, con la quale fin da subito si sono trovati in sintonia:
Commenti dei ragazzi
Tobias: “Mi è piaciuto molto questo tipo di attività, perché ci ha permesso di interagire con gli altri in un contesto diverso dal solito. Penso che per molti sia stata un’occasione buona per superare la timidezza e affrontare l’insicurezza.. È una cosa che avremmo dovuto fare più spesso durante gli anni di scuola.”
Laura: “Bea ha saputo iniziare con il poco che aveva e ha scoperto un mondo. La prontezza con cui racconta la realtà delle cose non è da tutti, e saper ascoltare senza invadere troppo lo spazio altrui non è un gioco da ragazzi. Personalmente mi è piaciuto molto e ho ascoltato volentieri la sua storia, quella di una donna che non ha paura di dimostrare chi è diventata grazie alla sua storia, che ha reso di lei una persona autentica.”
In conclusione, è stata un’esperienza davvero formativa per tutti i ragazzi; promuovere i loro interessi in un progetto come questo li ha aiutati a sviluppare quelle competenze che non sempre in classe si è in grado di raggiungere, come il problem-solving e lo spirito collaborativo, competenze fondamentali per il loro sviluppo personale di ciascuno di loro; competenze che permetteranno loro di affacciarsi al mondo più consapevoli.
È importante per questo ringraziare il Goethe Institut, senza il quale tutto questo non sarebbe stato possibile, e ovviamente un grazie speciale a Bea Davies, che ci ha regalato il suo tempo, e con la sua passione per il disegno e la sua storia di determinazione ha ispirato tutti, studenti e docenti.
Qui trovi una piccola Fotogallery
della giornata con Bea
Danke Bea, wir freuen uns auf ein Wiedersehen!